venerdì 5 settembre 2008

Due occhi: il Sole e la Luna - di Daisaku Ikeda



Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna che la nostra vita è identica a quella dell’intero Universo e che l’intero Universo è identico alla nostra vita. Ogni singola vita umana è un microcosmo. La pratica buddista giornaliera è un “rito” importante che consente di ottenere la comunicazione vitale del microcosmo della vita di ogni persona con l’Universo. Il Buddismo paragona simbolicamente il corpo umano all’Universo proprio per dimostrare che la vita individuale è un microcosmo. La testa è rotonda come lo sono i cieli sopra di noi. I nostri occhi sono il Sole e la Luna. Li chiudiamo e li apriamo come il giorno e la notte. I nostri capelli brillano come le sette stelle dell’Orsa Maggiore. Il respiro è come il vento e il quieto respiro dalle narici è come la dolce brezza delle vallate.
Ci sono circa 360 articolazioni nel corpo umano e rappresentano i giorni dell’anno. Le dodici articolazioni maggiori rappresentano i dodici mesi. La parte anteriore e più calda del nostro corpo (l’addome e lo stomaco) è la primavera e l’estate. Quella posteriore e più fredda (la schiena) è l’autunno e l’inverno. I vasi sanguigni e le arterie sono ruscelli e fiumi. Quando c’è un’emorragia è come se fosse esplosa una diga. Le nostre ossa sono i sassi, la pelle e i muscoli la terra, i peli la foresta. Vari testi buddisti espongono dettagliatamente queste corrispondenze, includendovi ciascun organo interno, e mostrando così che il nostro corpo è senza alcun dubbio un universo in miniatura. Una grande quantità di metalli e di minerali - oro, argento, rame, potassio, calcio - si trovano nelle profondità della terra. Anche le funzioni e le qualità di tutti questi materiali sono racchiusi nel nostro corpo. Le infinite particelle del cosmo: atomi, protoni, fotoni, elettroni, neutroni, ecc., animali piccolissimi come batteri, la legge di gravità, la conservazione di massa ed energia, e tutte le altre leggi dell’Universo si riferiscono più o meno allo stesso modo al nostro microcosmo. Un’occhiata al funzionamento del corpo ci fa ricordare che esso è come una grande farmacia: ha la capacità di produrre le medicine di cui abbiamo bisogno per mantenerci in salute. Prese attraverso il cibo esse si trasformano in nutrimento ed energia. Il cervello umano ha la potenzialità di un enorme computer (sebbene noi non sempre siamo in grado di usarlo). I sessanta miliardi di cellule del nostro corpo lavorano insieme in perfetto bioritmo.
Questa è la successione reale delle cose.
Daisaku Ikeda

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