mercoledì 22 ottobre 2008

Ferisce più la lingua che la spada…..

Ho trovato questo bellissimo racconto, inserito in numerosissimi blog e siti. La versione più completa è la seguente, che ho trovato nel sito http://www.messaggeredivittoria.org/
Questo racconto viene attribuito in un altro sito a Isabelle Guerry, in un altro ancora viene definito un Tantra dell’antica India. Comunque sia, lo trovo molto significativo.


“C’era una volta un ragazzo con un carattere irascibile. Un giorno decise di recarsi dal saggio del villaggio per chiedere il suo aiuto. “Saggio, aiutami. Non riesco ad avere degli amici. La gente non ama stare in mia compagnia perché sono spesso critico e irascibile”. Il saggio gli disse: “Prendi questa scatola di chiodi. Pianta un chiodo nella palizzata ogni volta che ti renderai conto di aver dato un giudizio troppo severo, di aver criticato qualcuno ingiustamente, di aver perso le staffe, di aver fatto una battuta troppo sarcastica o di aver detto qualunque altro tipo di cosa spiacevole verso un’altra persona. Quando riuscirai a non piantare nemmeno un chiodo torna da me”. Il giovane annuì e se ne andò. I primi giorni fu un disastro: arrivò a piantare fino a 37 chiodi. Poi gradualmente diminuì. Diventava sempre più consapevole delle sue reazioni e riusciva a controllarle. Scoprì anche che era più facile mantenere la calma che piantare chiodi nella palizzata! Finalmente arrivò il giorno in cui il giovane non piantò alcun chiodo. Tornò dal saggio fiero del suo risultato. “E’ stato difficile ma ci sono riuscito. Eccoti i chiodi che restano”. Il saggio gli sorrise. “Bravo” gli disse. Ora sei pronto per la seconda parte. Torna dalle persone che hai accusato, giudicato o offeso in qualche modo e chiedi scusa in modo sincero per il tuo comportamento. Togli un chiodo dallo steccato per ognuna delle volte che lo farai. Quando avrai tolto tutti i chiodi torna da me”. Il giovane annuì e se ne andò. Questo gli sembrava un compito davvero difficile ma decise di andare fino in fondo. Dopo diverse settimane il giovane tolse anche l’ultimo chiodo dalla palizzata.Ritornò dal saggio e gli porse la scatola dei chiodi con fierezza “Ecco, questi sono tutti i chiodi che ho tolto dalla palizzata, non ne è rimasto nemmeno uno”. “Bravo” disse il saggio. “Ora vieni con me”. Il saggio lo portò davanti alla palizzata e il giovane fu contento di dimostrare che effettivamente non ci fossero chiodi rimasti. Il saggio disse “Che cosa vedi ora?”. “Uno steccato con i buchi dei chiodi che ho tolto”. “Ecco, questo è il punto. La palizzata non tornerà mai come prima. Quando dici delle cose preso dalla rabbia, esse lasciano una ferita, proprio come questi buchi. Non puoi piantare un coltello nella carne di un uomo e poi estrarlo. Non ha importanza quante volte dirai “mi dispiace”, la ferita sarà ancora lì. Anche se hai chiesto scusa ad una persona che hai ferito, il buco rimane. Le nostre parole restano nel tempo. E’ molto meglio comunicare con parole d’amore e di comprensione per poter vedere i frutti nel tempo. ”La fierezza sul viso del giovane si spense rapidamente. Il saggio proseguì: “Ecco, prendi questi semi. Ogni volta che dirai parole d’amore e di comprensione pianta un seme nel tuo giardino. Non dovrai più tornare da me ma ricordati di ringraziare Dio quando potrai godere della compagnia dei tuoi amici all’ombra delle piante che saranno cresciute”.

Le nostre parole continuano a vivere dopo di noi, nelle azioni che sono generate nelle persone che ci hanno ascoltato, che abbiamo ispirato. Possono essere fiori o veleno, siamo noi a deciderlo. Noi stessi siamo il risultato di tante parole che abbiamo sentito e ascoltato da diverse persone. I nostri valori, le nostre credenze derivano da altre persone che ce li hanno trasferiti in modo più o meno consapevole. Dentro di noi portiamo la vita delle persone con cui siamo entrate in contatto.

martedì 21 ottobre 2008



Un singolo carattere del Sutra del Loto è come la grande Terra che dà origine a tutte le cose.
Un singolo carattere è come il grande oceano che contiene l’acqua di tutti i fiumi.
Un singolo carattere è come il Sole e la Luna che illuminano le quattro direzioni.
Questo singolo carattere si trasforma nella Luna.
La Luna si trasforma in un Budda.
Il grano di riso si trasforma in germoglio.
I germogli si trasformano in steli.
Gli steli si trasformano in riso.
Il riso si trasforma in una persona.
E una persona si trasforma nel singolo carattere myo.
Il singolo carattere myo si trasforma nel Budda Shakyamuni seduto su un piedistallo di loto.
Nichiren Daishonin - Risposta a Onichinyo

sabato 4 ottobre 2008




Il Buddha Shakyamuni disse…..




Non credete a qualcosa soltanto perché l’ho detto io, né accettate le tradizioni unicamente perché provengono da un mondo antico, né seguite gli scritti dei saggi perché furono tramandati dai saggi.
Dovete accettare unicamente ciò che riceve l’approvazione della vostra coscienza; ecco perché vi ho insegnato a credere soltanto se ciò che vi è proposto lo avvertite nella vostra interiore coscienza….
A questo punto servitevene abbondantemente.