venerdì 11 luglio 2008

Una favola buddista sull'umanità


Una persona chiese ad un buddista cosa fosse l'Inferno.
Il buddista lo portò a vedere l'Inferno.
Dentro una sala larga e luminosa , riccamente imbandita di ogni prelibatezza, c'erano file di tavoli con tovaglie splendide e posate preziose e cascate di frutta e composizioni di cibi straordinari. Ma le persone presenti erano tutte tristi e disperate perchè avevano, all'estremità delle braccia, delle bacchette lunghe quanto le braccia stesse che impedivano loro di portare il cibo alla bocca e quindi di poter godere di tutta quella magnificenza.
Avere tutto a portata di mano e non saperlo cogliere è l'Inferno.
E il Paradiso? Il buddista portò quella persona a vedere il Paradiso.
Entrarono in una sala larga e luminosa uguale in tutto e per tutto a quella dell'Inferno.
Stesse file di tavoli imbanditi, stesse prelibatezze. Ma lì tutte le persone erano felici, nonostante avessero anche loro le bacchette lunghe attaccate alle braccia che gli impedivano di arrivare ai cibi e portarseli alla bocca.
Erano felici perchè si imboccavano a vicenda.
(tratto da Buddismo e società - n. 129 - luglio/agosto 2008 - pag. 21)

4 commenti:

Ivo Salvini ha detto...

Molto bello!!! Mette in luce e in modo chiaro quanto sia l'egocentrismo a limitare la nostra anima,,,Ciao,,,Ivo

"asan da bubia" ha detto...

ECCOMI....in cerca di pensieri profondi :0)

Unknown ha detto...

Portare la luce nei cuori è una cosa bellissima, che questa scintilla divina non si spenga mai, e le bacchette siano sempre ben salde come il nostro cuore

laura ciani ha detto...

Molto bella già....=) Comunque io sarei in cerca di una favola che si chiama esattamente "favola del fiore di loto" ma non riesco a trovarla da nessuna parte, per caso qualcuno di voi può darmi una mano? GRAZIE GRAZIE GRAZIE